...non a tutte le principesse è dato 

avere una vita serena...

 

 

Nascosta agli occhi della città e della società,

Cristiana de' Medici, figlia del Granduca Cosimo II,

non può che obbedire alle regole 

di un mondo che non ha creato 

ma che le impone le sue impietose leggi.

 

 

 

 

La struggente vicenda

di un personaggio quasi dimenticato.

 

 

 

La storia sociale delle donne è cosparsa di grosse rinunce  e di ardui compromessi.

 

Anche la vicenda delle principesse medicee è un esempio dell'uso della donna

come strumento politico e come elemento procreatore di eredi.

 

Se una donna non poteva soddisfare nessuna di queste caratteristiche 

non aveva alcun senso e poteva essere abbandonata a se stessa e dimenticata.

 

E più il rango della famiglia era elevato, più il rischio di non avere un riconoscimento umano era alto.

 

 

 

Anno 1623. Cosimo II è morto. 

La sua vedova, Maria Maddalena d'Austria, 

regge il governo del Granducato in attesa 

che il figlio Ferdinando II possa raggiungere 

la maggiore  età per regnare sulla Toscana.

 

Spettano a lei perciò tutti i compiti 

politici e amministrativi. 

E anche il compito di decidere per il futuro 

delle proprie figlie femmine

 

 

 

Nello scegliere un marito, poco contano i gusti personali e l'affinità di coppia.

Maria Maddalena d'Austria deve tenere conto degli equilibri europei,

del lignaggio della casata e dei favori personali ottenuti in passato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cristiana e Margherita, le prime due figlie femmine di Cosimo II  e Maria Maddalena, sono sottoposte alla ricerca di un marito 

fin dalla più tenera età. 

 

Usate come vera e propria merce di scambio, servono soprattutto per ottenere benefici commerciali, 

politici e sociali.

 

 

Vengono vagliate tutte le grandi famiglie italiane ed europee per trovare il partito più adatto.

Per Cristiana la scelta cade su Odoardo Farnese, il primogenito 

di Ranuccio I Duca di Parma e Piacenza.

Anche lui è scontento soprattutto perché ha saputo che Cristiana 

ha una malformazione alle gambe che la rende zoppa e goffa.

 

 

 

 

Nonostante i tentativi di Cristiana di nascondere questo suo terribile difetto, 

le sue condizioni non migliorano.

 

Viene portata nel Convento della Santissima Concezione in Via della Scala 

per essere sottoposta a cure particolari e essere allontanata dalle malelingue della corte 

che rischiano di compromettere l'accordo matrimoniale.

 

Ma l'ambiente del Convento non giova alla ragazza, circondata da malati e matti, da tutti coloro che vengono "allontanati" dagli occhi della società.

Accudita dalla Madre Badessa con severità ed intransigenza, Cristiana vivrà un ambiente claustrofobico e senza speranza, nel quale si aggirano anime che, come lei, non sono state capaci di essere all'altezza del mondo reale.

 

 

Lo spettacolo conduce lo spettatore all'interno della vita di Cristiana de' Medici 

e si snoda negli angoli più affascinanti del Giardino di Villa Peyron, il Bosco di Fonte Lucente.

 

 

 

 

I personaggi daranno vita ad un vero e proprio dramma

vissuto ad un palmo di naso dello spettatore.

 

 

Come è tradizione de IL MESE MEDICEO, il luogo sarà la vera e propria scenografia

 dello spettacolo esaltandone le caratteristiche e gli angoli nascosti.

 

 

con

Dhemetra Di Bartolomeo

Eleonora Cappelletti

Patrizia Ficini

Maria Paola Sacchetti

Alessandro Riccio

William Pagano

 

 

 

costumi

Dagmar Lise Pedersen

 

 

sarta

Daniela Ortolani

 

 

 

responsabile tecnico

ALESSANDRO MODESTINO

RICCIARDELLI

 

assistente di scena

MATTEO ALLULLI

scritto e diretto da

ALESSANDRO RICCIO

foto di scena

GIUSEPPE D'AMBROSIO

 

assistente di produzione

ELENA MARAZZITA

 

 

 

 

 

 

I bozzetti dei costumi di

DAGMAR LISE PEDERSEN

 

La vera

MARIA CRISTIANA DE' MEDICI

 

 

 

 

 

un evento creato in collaborazione con

con l'appoggio e la personale supervisione del

dott. Saverio Lastrucci

 

 

VILLA PEYRON

AL BOSCO DI FONTE LUCENTE

 

PER SAPERNE DI PIU'

SULLA VILLA