Daria  Ganassini

 

costumista

 

 

 

 

 

Costumista per "IL MESE MEDICEO"

edizione 2005

 

Biografia

Daria Ganassini, veneta di nascita, fiorentina di adozione, ha compiuto i suoi studi tra Venezia e Firenze. Appena conseguito il diploma in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo. Ha lavorato come scenografa e costumista di teatro, cinema, opera lirica e televisione con registi della fama di Franco Zeffirelli, Pupi Avati, Fulvio Bravi, Virginio Puecher, Boris Stetka e Mauro Bolognini.

Ha avuto esperienze anche in ambito del balletto come scenografa e costumista, è stata Direttrice del Laboratorio di Scenografia e Costume dell’Ente Romano di Fiesole. Ha allestito mostre d’arte e progettato e curato la realizzazione di costumi per sfilate storiche e religiose.

 

I ritratti della poetessa Laura Batiferri e della piccola Bia de' Medici realizzati da Agnolo Bronzino e studiati da Daria Ganassini per realizzare i costumi dello spettacolo.

Cristiana Ionda e 

Sofia Calamai 

indossano gli abiti ideati da Daria Ganassini.

 

 

Daria Ganassini è stata collaboratrice de "IL MESE MEDICEO" nell’edizione 2005 per la progettazione dei 

costumi dello spettacolo "L’Imperatore di Firenze" che l'ha condotta ad una ricerca più approfondita delle sue conoscenze ripercorrendo percorsi già conosciuti con uno spirito di ricerca maggiore, volto alla scoperta del minimo dettaglio.

 

Per il costume di Eleonora di Toledo ha saputo sfruttare con maestria il rosso 

allora utilizzato solo dalle famiglie nobili,

rifinendolo con l’oro per i bordi e infine impreziosendolo ulteriormente con una retina dorata

 riuscendo a seguire ed eseguire scrupolosamente la fonte iconografica ispiratrice.

 

 

Il quadro di Agnolo Bronzino

Il bozzetto di Daria Ganassini Il costume terminato

 

 

I luoghi della sua ricerca sono stati Palazzo Vecchio, cornice della "Prima" dello spettacolo, con i suoi affreschi e dipinti.

Per la realizzazione dei costumi rinascimentali ha dovuto calcolare la difficoltà della reperibilità 

di bordi, tessuti e ricami creati all’epoca appositamente per mostrare la ricchezza dei Medici.

 

 

Un costume degno di citazione in quanto aggiunge alla dote di scrupolosità iconografica, 

quella di creatività della costumista, è quello della Morte che mischia un certo sapore rinascimentale 

rinnovando e rimodellando l’iconografia mortuaria.

 

 

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