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Un luogo pieno di Storia per far rivivere la Storia.
Villa Pitiana si trova a 430 mt sul livello del mare e con la sua poderosa struttura divide gli ultimi ulivi del Valdarno dal secolare arboreto di Vallombrosa.
Nei due secoli successivi tra acquisti e donazioni, tra cui quella di Matilde di Canossa, l'Abbazia di Vallombrosa entrava in possesso di quasi tutte le terre tra il Pratomagno e l'Arno.
Pitiana, che si trovava sul luogo dell'attuale villa, diventa uno dei quattro centri amministrativi di questo territorio.
Il ruolo militare, fino al 1000, è ricoperto dai castelli ma in seguito viene svolto dalle grandi fattorie fortificate. Difatti, nella metà del 1200, Pitiana, grazie alla sua posizione strategica, fu al centro degli scontri fra Guelfi e Ghibellini fiorentini.
Nell'estate del 1483 Lorenzo il Magnifico tentò invano di acquistarla, dal generale Biagio Milanesi, dettato soprattutto dalla reddittività delle sue terre e dalla sua posizione panoramica.
Dal XV al XVII secolo l'agricoltura toscana attraversa uno dei suoi momenti più oscuri ma dal punto di vista urbanistico ed architettonico le cose vanno diversamente difatti l'interesse dei nuovi signori si esprime in termine di piacere e ostentazione del lusso.
Alla fine dell'Ottocento la fattoria di Pitiana si trasforma definitivamente in villa e acquista la facciata monumentale. La parte nuova è architettonicamente ancora nello stile rinascimentale ma nella stessa epoca imperversava il gusto Liberty e difatti, quasi in contrasto con l'architettura, le sale di rappresentanza mostrano già un'apertura al nuovo stile.
Nel 1931 furono fatti altri lavori la cui entità, però, è difficilmente misurabile ma sono documentati dalla scritta sul portale di destra nella sala d'ingresso della villa.
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